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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 81) Il disprezzo morale individuale per l'etica della convenienza.

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  16 febbario 2022,  ore 5.41 Pare che Salvini e Meloni abbiano dichiarato che non faranno vaccinare i propri figli, evidentemente minorenni. E qualche genio della comunicazione nostrana, che straparla senza giustificazione, è andato sulle TV generaliste in prima serata a sostenere che con i figli loro fanno come vogliono. Ehhh no. Proprio no. Intanto i figli non sono loro, perché gli esseri umani non sono oggetti (ma soggetti) e non sono proprietà di nessuno. Sulla tutela della vita di un altro, sebbene tuo figlio minorenne, lo Stato dovrebbe intervenire e la magistratura imporre politiche di salvaguardia della salute e non della parentela: dato che con la vita di un altro nessuno può fare come vuole. È un crimine solo affermarlo. Ma perché Salvini e Meloni si lanciano in queste improvvide dichiarazioni? Perché ormai elettorati omogenei non esistono più, sono tutte minoranze frammentate e vince la campagna elettorale chi ne riesce ad assemblare, bene o male, la maggiore quan

POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social -PARTE PRIMA - 80) problem solving senza relazione politica.

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  15 febbraio 2022,   ore   19.25    Nella filosofia politica americana, il centro della concettualizzazione ruota essenzialmente attorno al problem solving , cioè attorno alla capacità del governo di risolvere i problemi che la complessità storica e sociale pone alla politica. Mi sembra che ultimamente anche in Italia la politica si sia ridotta a questa competenza che principalmente è legata al potere dei tecnici. Un problem solving , come lo definisce Nadia Urbinati, epistemico, secondo cui è possibile assumere decisioni oggettive e universalmente valide. In realtà si tratta di una idea marxista: la società comunista, al suo ultimo stadio e comunque sempre a cominciare dalla “dittatura del proletariato”, non ha bisogno di politica, di schieramenti alternativi e di politici che li rappresentano perché i problemi verranno risolti con decisioni oggettive, sulla base del motto “ a ciascuno secondo i propri bisogni ”, da un apparato tecnico-amministrativo o burocratico. L’idea che i

POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 79) Fondamenti della crisi democratica.

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  5 febbraio 2022,   ore   19.25    Secondo Joseph Stiglitz (Popolo, potere e profitti, Einaudi, Torino 2020, p.29) " I membri avidi e miopi dell'1 per cento hanno capito che la globalizzazione, la finanziarizzazione e gli altri elementi dell'attuale condizione economica non sono sostenuti dalla vasta maggioranza degli americani, e per motivi comprensibili. " Poiché questi interessi sono in contraddizione con la massa dei cittadini, " se lasciamo che la democrazia faccia il suo corso, e se crediamo in un minimo di razionalità dell'elettorato, quest'ultimo sceglierà una direzione alternativa ". E allora " nel loro perseguimento del più puro interesse egoistico, i super ricchi hanno dunque formulato una strategia in tre parti, corrispondenti a inganno, privazione del diritto di voto e svuotamento di ogni potere ". Stiglitz sbaglia decisamente. Intanto non è vero che gli elementi dell'attuale condizione economica non sono sostenuti

POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 78) Impermeabilità del sistema politico

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  4 febbraio 2022,   ore   9.47     È incredibile. Dopo almeno 23 anni in cui la comunità scientifica ha cercato di sostituire la dizione "Servizi Segreti" con il termine "Intelligence", è bastata l'esigenza di bloccare una candidatura per fare in modo che qualche giornalista approssimativamente intelligente e qualche politico intelligentemente approssimativo riproponessero come se niente fosse la dizione "Servizi Segreti" contro il termine "Intelligence". La differenza, sebbene ignorata, è abissale. "Servizi Segreti" sono una struttura poliziesca di spie e spioni che indaga dove altri non possono e intervengono dove istituzionalmente non si può intervenire. "Intelligence" è un istituto (non una istituzione) dello Stato, che supporta il processo decisionale della politica, con l'apporto di analisti ed esperti in grado di individuare scenari, prevederne gli impatti, individuare i rischi, evitare che diventin

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 77) La restaurazione italiana

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      30 gennaio 2022,  ore  7.59   Tutti lamentano la crisi della politica (e dei partiti) e poi esultano (taluno si esalta) per la elezione forzata del Presidente Mattarella, simbolo della crisi e della politica (e dei partiti) italiani: non fosse altro perché Mattarella è stato eletto affinché niente cambi. E l'intento è stato anche pubblicamente dichiarato. Mattarella come Napolitano, che ha eletto Draghi, come furono eletti, Monti, Ciampi, Dini... L'eterna ripetizione dell'uguale, compresa la solita ipocrisia dei buoni propositi, che si dichiarano sempre e non si realizzano mai. In questo momento di sconforto per l'enfasi collettiva per la proroga dell'esistente (che significa sfiducia nel futuro) con la rinomina indotta del Presidente Mattarella, vale per tutti noi la nota rappresentazione della pazzia secondo Einstein: "continuare a fare sempre le stesse cose sperando che le cose cambino." Siamo nel pieno della follia autoreferenziale it

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 76) Stateless: abrogare il Presidente

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28 gennaio 2022,  ore  8.43   L'affanno e per molti versi il ridicolo rincorrersi per i vicoli di Roma, di capi partito che cercano disperatamente di sentirsi decisivi nella trattativa mediocre dell'attribuzione di un nome ad un ruolo, è uno spettacolo mediatico soffocante di cui si occupano soltanto le televisioni (voce stonata delle élite politiche) ma non i social (il nuovo spazio della discussione civica). L'insignificanza delle procedure è data dalla insignificanza del ruolo. Il Presidente della Repubblica o, peggio ancora, il Capo dello Stato è un ruolo seicentesco, l'espressione di una organizzazione politica gerarchico-piramidale, che nell'epoca dei network non serve e non significa più nulla. L'organizzazione politica globale che funziona meglio in questa nostra epoca storica, "all'altezza dei tempi" direbbe Ortega Y Gasset, l 'Europa, non ha un Capo dello Stato. E le Piattaforme Continentali di Nazionalità più importanti al mo

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 75) Ucraina: di nuovo una "guerra fredda"?

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  24 gennaio 2022,  ore  18.34   No. Non credo. E forse nemmeno una guerra calda. Ciò che sta accadendo nella geopolitica internazionale, dell'Ucraina all'Afghanistan al Kazakistan è di una chiarezza lampante e da noi denunciato in un libro di ormai molti anni fa: la definizione dei confini di Piattaforme Continentali di Nazionalità in definitiva costituzione. La Russia sta tentando di tracciare il confine della sua Piattaforma Continentale di Nazionalità. Non vuole assorbire l'Ucraina. Sa di non poter riuscire. Vuole che di costituisca uno Stato Cuscinetto, pneumatico, per non avere i confini della Piattaforma Continentale di Nazionalità Europea a contatto diretto. Lo stesso accadrà per l'area Balcanica, forse a partire dalla Serbia. Lo stesso è avvenuto in Kazakistan rispetto alla Piattaforma Continentale di Nazionalità Islamica che confina, a questo punto, con l'Afghanistan. È chiaro, addirittura evidente; ma gli analisti internazionali lo ignorano e alimentano l

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 74) I partiti politici italiani

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  23 gennaio 2022,   ore   7.32    Il mito dei riti bizantini e noiosi della prima repubblica italiana, se mai ce ne è stata una seconda, ha illuso tutti che i partiti politici, dal 1948 ad oggi, fossero intermediari tra la società e il potere, luoghi di socialità in grado di raccogliere le aspettative (talvolta si dice impropriamente "le domande") dei cittadini e veicolarle verso la politica, verso il processo decisionale del potere. Non è mai stato così e appunto questo è ancora il bizantinismo e la degenerazione italiana. I partiti politici sono stati soltanto gli strumenti per la selezione, essenzialmente discrezionale, del ceto politico. E non hanno fatto altro. E non fanno altro. Se prima era leggermente vestito, ora il partito-re è nudo. Selezionano i politici al potere e in Parlamento in un circuito totalmente autoreferenziale e scorporato, assolutamente scorporato dalla cittadinanza e dalla società. Per assurgere ad un ruolo politico adeguato, per aspirar

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 73) I 4 ruoli della filosofia politica di John Rawls

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  20 gennaio 2022,  ore  3.27   John Rawls è stato un importante e noto filosofo della politica di fine della società industriale. Ha elaborato una "teoria della giustizia come equità" che ha fatto epoca. Rawls individua 4 ruoli fondamentali della filosofia politica nelle democrazie liberali. 1 - PRATICO - quando ci si riferisce a cleavage, a quei conflitti struttuali e profondi (cattolici contro atei, liberali contro socialisti) che connotano la storia di un determinato habitat; 2 - DI ORIENTAMENTO - quando produce concezioni verso le proprie istituzioni, se stessi in quanto cittadini e li orienta sulla base della propria identità; 3 - DI RICONCILIAZIONE - quando ricostruisce le fratture tra la società e il singolo individuo, quando cioè lenisce "la nostra frustrazione e la nostra rabbia contro la nostra società e la sua storia"; 4 - DI LIMITAZIONE - quando si riferisce alla individuazione del punto fino a cui abbiamo "la possibilità di una polit

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 72) Il ferro di cavallo della comunicazione

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  16 gennaio 2022,  ore  7.30     In una rapida discussione con il mio amico Alessandro Politi, una di quelle discussioni in cui si parla poco ma si capisce molto perché si scambiano intuizioni condivise, ci siamo detti che nella società della comunicazione e dei network i ceti (sociali, politici, economici e culturali) hanno definitivamente sostituito le classi. Si tratta di ceti mutanti ed intercambiabili, connotati più da un atteggiamento culturale che da una condizione economica. E, anche se cresce la distanza tra una ridotta élite di ricchissimi e una enorme popolazione di disagiati o poveri o poverissimi, questa moltitudine (come la chiamava Tony Negri) non scatena una rivoluzione perché si frantuma nella lamentazioni culturale dei ceti piuttosto che nella protesta economica delle classi. E la violenza oratoria trasforma i popolari in populisti. Ma, cosa copre la rabbia culturale alimentata dagli oppositori compulsivi? Con un atteggiamento acritico e irriflessivo, copre

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 71) Dying of whiteness ("morire di biancore")

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  15 gennaio 2022,    ore    17.55    Così ha chiamato lo psichiatra americano Jonathan Metzl ( Dying of Whiteness , BASIC Books, New York, 2019), l'atteggiamento degli elettori statunitensi bianchi, poveri e ceto medio, che sostenevano " posizioni politiche che danneggiavano direttamente la loro salute e il loro benessere, o la salute e il benessere delle loro famiglie. " (p.19). Si spiega così: " un genio uscito da una lampada occasionale e improvvisata offre a un contadino tutto quello che desidera, ma, di qualsiasi cosa si tratti, il suo vicino ne avrà il doppio; e così il cittadino dice: «Cavami un occhio» ". Riguarda tutti gli schieramenti politici che vogliono vincere una partita (o pareggiarla) distruggendo il campo di gioco. Questo atteggiamento  dying of whiteness  non permette a nessuna politica di esprimersi e consente a ciascuno di nascondersi; fino a distruggere la democrazia dove, invece, per vincere è indispensabile convincere. Fidarsi della dist

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 70) Terracina oltre il declino

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  15 gennaio 2022,   ore 12.24 Qualcuno mi chiede di intervenire nel merito di quanto avviene e, probabilmente, avverrà al comune di Terracina con questi primi arresti cautelari. Non sono mai intervenuto su queste nefandezze e non lo farò ora, tranne per il sincero plauso all'azione costante e determinata svolta dagli amici verdi, nella doppia versione del partito e della associazione, che hanno continuato coerentemente dopo la campagna elettorale, senza arrendersi, a battersi per il ripristino della legalità e della democrazia in città. D'altronde non sarà un caso che l'ex vicesindaco appena arrestato ha augurato solo a me e a Subiaco, con l'indifferenza e addirittura il supporto dei suoi alleati, una infezione letale da Covid. Faccio soltanto notare che, nel giorno della commemorazione di David Sassoli, anche suo Presidente, il Parlamentare Europeo anche di Terracina, ha giudicato " un grande uomo " il suo amico in manette. Non è soltanto una questione d

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 69) Ressentiment in politica

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  15 gennaio 2022,   ore 01.18 È stato Friedrich Nietzsche ad introdurre il termine ressentiment nel dibattito politico. Non significa risentimento. Non significa invidia. Non significa acre vendetta. Ressentiment è “ uno stato mentale che lascia in chi lo prova un sentimento generale di rancore nei confronti della vita ”, scrive Joseph Epstein (Invidia. I sette vizi capitali, Raffaello Cortina, Milano 2006, pp.95-98). Altri, come Ian Buchanan (voce in The Oxford Dictionary of Critical Theory , Oxford University Press, Oxford, 2010) considera il ressentiment come uno “ stato d'animo vendicativo ” degli haves-not contro gli haves, ostruzionistico e distruttivo; oppure come Max Scheler (in Pankaj Mishra, L'età della rabbia. Una storia del presente , Mondadori, Milano 2018), che lo considera come una "invidia esistenziale" contro una impossibile rivalsa. Tutti interpretano la sindrome di ressentiment come un atteggiamento di avversione tipico delle opposizi

POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 68) Produzione di significati

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  7 gennaio 2022,  ore 05.24ù A pagina 23 del suo nuovo libro ( Il nemico dentro, perché siamo noi stessi a distruggere la democrazia, Luiss Università Press, Roma 2021), Tom Nichols si chiede: “ Tutti questi problemi, tuttavia, sono risolvibili in una democrazia e nessuno di essi, per quanto terribile, può spiegare perché milioni di elettori votano per consegnare economie gigantesche, eserciti potenti e in alcuni casi vere e proprie armi nucleari nelle mani di ciarlatani populisti, razzisti bell'è buoni, confusi mistici New Age o ricchi turisti della politica che hanno bisogno di gratificare il proprio ego. ” L'interrogativo è presuntuoso perché, specie in una democrazia, il responso elettorale ha sempre una ragione; merita, però, ugualmente una risposta. Io credo che questo accada essenzialmente per due ragioni: 1.      perché, in epoca di transizione dalla società industriale alla società della comunicazione, intellettuali, filosofi, politici e cittadini non hanno def