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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

SOCIALISM LIFE 2 - il fiore che manca

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  di Alessandro Ceci  Sembra che non ci sia più futuro.  Sembra. Tutto ciò che può avvenire, sembra che possa realizzarsi soltanto in un eterno presente. La società prossima ventura sarà la stessa società contemporanea, con una notevole accelerazione tecnologica, in un habitat tecnocratico: ma alla fine restiamo strutturalmente sempre come siamo, nella stessa situazione di sempre. È l’ora, come dice la bella canzone, in cui del domani non si ha più nostalgia.  Forse è vero che, in un mondo in cui la tecnologia migliora la tecnologia, chi rischia la pelle è l’umano. “ Nel contempo, questi stessi motori scienza/tecnica/economia conducono a catastrofi a loro volta interdipendenti: degradazione della biosfera e riscaldamento climatico, che portano a immense migrazioni; moltiplicazione delle minacce mortali con l’incremento delle armi nucleari, delle armi chimiche e della comparsa dell’arma informatica, capaci di disintegrare le società. Tutto ciò provoca angoscia, ripiegamenti su se stessi

SOCIALISM LIFE 1 - senza calpestare vite

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di Alessandro Ceci Secondo Alex Honneth, a causa del fatto che “ le energie utopiche attualmente si sono esurite ” [1] , l’idea e l’ideale di socialismo si sarebbe spenta nella società contemporanea.  L’affermazione è forte e difficilmente controllabile: sia perché non è detto che le energie utopiche, o utopistiche, si siano esaurite; sia perché non è detto che l’ideale del socialismo si sia definitivamente spento, ma potrebbe essere soltanto provvisoriamente sospeso.  In epoca di internet e di social network affermare che le energie utopiche si sono esaurite è quasi un azzardo, viste le volgari fantasticherie che infestano la nostra vita quotidiana, una infinità di micro verità opportunistiche che alterano la realtà.  Tuttavia è vero che, in questa epoca di confusione ribelle, il socialismo non è riuscito ad intercettare l’attuale malcontento, che non è solo un umore, un malumore, ma è un malessere sociale. Abbiamo assistito, negli ultimi 20 anni, a una indignazione (se non proprio u