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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

POST-PENSIERO 150 – Ipocrisie Politiche Giustificatorie

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                                Ascolto l'intervista di Augias a Walter Veltroni (La Torre di Babele) su la7. Il concetto fondamentale è questo: l'anno di svolta è il 1956 quando Krusciov confessò i crimini di Stalin. Fino ad allora il PCI aveva sbagliato schieramento. Da quel momento in poi, principalmente grazie a Berlinguer, il PCI ha riorientato la sua azione e ha sempre scelto con coraggio la parte giusta.   Ipocrisia totale e funzionale alla giustificazione della propria storia e alla riaffermazione di sé stessi: perché l'errore non fu negli schieramenti ma nella idea, meglio ancora, nella ideologia; non nella posizione ma nel pensiero, nella concettualizzazione economica (contro il welfare socialdemocratico), sociale (non proprio femminista e per niente divorzista), culturale (contro il pensiero, l'arte e la letteratura borghese). Finché non si riconoscerà che essere stati comunisti, senza il mito berlingueriano (che era un modo di riaffermare, migliorando,

POST-PENSIERO 149 – sul Cristo reale

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                                    Oltre la narrazione simbolica del Cristo, sul Cristo reale (che sia effettivamente vissuto oppure no, è indifferente), il Cristo che noi realmente abbiamo appreso nella cognizione del complessivo processo educativo, insomma il Cristo che realmente è nelle nostre menti, rappresenta inequivocabilmente un messaggio politico estremo. Non è un Dio rimasto nel regno dei cieli, è sceso in terra, piuttosto, per dire agli umani che è qui, su questa terra, ogni giorno, che si realizza il Paradiso. È venuto a dire che non c'è altro luogo in cui farlo. È talmente importante farlo qui, ora, che anche dopo la morte fisica, lui resterà qui, risorto, a realizzare un mondo migliore. Non c'è messaggio più politico. Cristo non ha mai dettato regole morali. Ha indicato un comportamento etico basato sulla responsabilità (riconoscerai me nell'altro) e sul senso di giustizia (chi è senza peccato scagli la prima pietra). Un messaggio costruito sui presuppost

POST PENSIERO 148 – Etica politica della transizione.

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                               Sia Luciano Floridi (Etica dell'intelligenza artificiale) che Umberto Galimberti (L'etica del viandante) ritengono che occorra una NUOVA ETICA per superare la dirompenza tecnologica di oggi. Galimberti lo dice con estrema chiarezza: "Ora spetta all'etica fare il salto di qualità sollecitando l'intera umanità a far diventare reale il possibile che alberga nel profondo dell'uomo, estendendo l'orizzonte della fraternità oltre il prossimo..." (56). E, riprendendo una denominazione proposta da Ernesto De Martino (La fine del mondo. Contributo all'analisi delle apocalissi culturali) l'ha chiamata ETHOS DEL TRASCENDIMENTO. In modo più pragmatico Luciano Floridi individua " un quadro generale costituito da cinque principi fondamentali per l'IA etica ". Quattro sono tratti dalla bioetica: " beneficenza, non maleficenza, autonomia e giustizia ". Per quinto indica " l'esplicabilità, intes