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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

INTELLIGENCE: L'APPROFONDIMENTO DI ILDE ASCANI

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L a mia amica Ilde Ascani ha utilizzato il telefono, in questa epoca di distanziamento sociale, per stimolare in me un approfondimento sui temi che stiamo trattando. Secondo Lei siamo già in una situazione di rischio democratico perché si è determinata una società platonica, aristocratica, secondo il filone dei migliori al governo dei fenomeni complessi che va dai filosofi di Platone alla teoria delle élite di Pareto, Mosca e Michels.  L ’aristocrazia di questa nostra epoca è composta dai pochi tecnologi in grado di governare la comunicazione; coloro che possono connettere e interpretare, connettere e programmare, connettere e controllare i flussi di news, informazioni e comunicazioni, che determinano i nostri scenari quotidiani di verità. Si tratta di una nuova aristocrazia politica che detiene le leve, non dell’ epistemé , ma certamente della doxa , che orienta il sentiment di popolazioni di utenti/elettori che influenzano le decisioni politiche e il comportamento del

INTELLIGENCE: LA LEBENSWELT DI EDMUND HUSSERL

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D opo tanti anni, studiando il totalitarismo come nuova realtà politica del novecento, Hannah Arendt, ci ha informato che l’epoca della forma e delle organizzazioni era definitivamente conclusa. L’affermazione è: “ la politica nasce nell’infra e si afferma come relazione ” [1] .  La forma e l’organizzazione  I n realtà, lo scontro tra la forma e l’azione è di antica provenienza e quasi un dominus nella filosofia politica.  H a cominciato Cristo, se mai è esistito, o chi per Lui, proponendo una società senza forme, senza istituti e senza istituzioni, costruita interamente sulla relazione tra se stessi e gli altri in cui possiamo, dobbiamo, riconoscerci. La società cristiana è una società interamente relazionale, governata dall’accoglienza di se stessi tramite gli altri e degli altri tramite se stessi, attraverso una generale e generalizzata relazione d’amore.  Direi che questa è una connotazione tipica delle religioni di matrice araba. Nemmeno i monoteismi sono tutt

INTELLIGENCE: LA LIMINALITA' DI VAN GENNEP

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P er gli studiosi di criminologia uno dei problemi scientifici più importanti è sapere per quale motivo alcuni paesi producono organizzazioni criminali strutturate ed altri paesi no. Tra i primi c’è certamente l’Italia che nelle quattro Regioni del Sud (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania) ha generato quattro organizzazioni criminali strutturate (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita, Camorra). Tra i secondi ci sono certamente la maggior parte dei paesi del mondo, che appunto hanno bande di criminali e criminali individuali, ma non hanno organizzazioni strutturate e permanenti. In termini epistemologici si chiama “ il problema eziologico ” e riguarda sia la criminologia del soggetto (le organizzazione criminali di ogni tipo), sia la criminologia dell’individuo (i casi criminali di ogni tipo).  P erché nasce il crimine? C ome mai alcune nazioni fanno mafia ed altre no? N on conosciamo una organizzazione criminale tipica e strutturata in Francia, in Spagna, i

INTELLIGENCE: L'ONTOGENESI DI MATURANA E VARELA

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P er chi tenta di affrontare le questioni della sicurezza e dell’intelligence con il cipiglio e la pervicacia della scienza, della scienza politica, Londra, più che Madrid e, forse, più che New York, ha avuto il sapore di una prova. Mi riferisco agli attentati terroristici, naturalmente. Londra più che Madrid e, certamente, più che New York, ha dimostrato l’ontogenesi delle società aperte.  M arturana e Varela hanno definito l’ontogenesi di un sistema (unità) come la storia dei suoi cambiamenti di struttura che non determino trasformazioni della sua natura, una situazione che non cambi la connotazione, un mutamento che non sia una mutazione.  Per quanti significati in ordine sparso ci raggiungono sempre dopo una esplosione, il più preponderante è l’immediato rifiuto, fu allora proclamato da Tony Blair prima e subito dopo dalla Regina Elisabetta. Nell’immaginario collettivo quell’attentato minacciava una trasformazione della way of life della democrazia inglese: certo nes

INTELLIGENCE: IL PREMIO DI HANNAH ARENDT

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Ormai quattordici anni fa raccontai [1] questa storia immaginaria.  “ Nel 1975 Hannah girava per il mondo esausta ma non stanca. Allora era già una dei pochissimi pensatori che “reggano la prova del 1989, e dall’urto con il muro che crolla escano anzi rafforzati” [2] .  Era primavera. A Copenaghen la primavera ha un sapore di rilassatezza, dopo la rigida tenuta dei rigori invernali. Non è la primavera mediterranea piena di energia, preparatoria dei fasti estivi. È la primavera di chi sa che il sole ha breve durata e che conviene cedere al riposo e al ripensamento, “alle maschere, o i ruoli, che il mondo ci assegna e che dobbiamo accettare e addirittura assumere se vogliamo in qualche modo prendere parte al gioco del mondo” [3] .  Copenaghen le doveva sembrare una città accogliente e coraggiosa se, per la prima volta, il governo danese concedeva ad una donna, che per giunta era diventata una cittadina americana, il prestigioso premio Sonning attribuitole per l’opera d’ingen