POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 78) Impermeabilità del sistema politico
4 febbraio 2022, ore 9.47
È incredibile.
Dopo almeno 23 anni in cui la comunità
scientifica ha cercato di sostituire la dizione "Servizi Segreti" con
il termine "Intelligence", è bastata l'esigenza di bloccare una
candidatura per fare in modo che qualche giornalista approssimativamente
intelligente e qualche politico intelligentemente approssimativo riproponessero
come se niente fosse la dizione "Servizi Segreti" contro il termine
"Intelligence".
La differenza, sebbene ignorata, è
abissale.
"Servizi Segreti" sono una
struttura poliziesca di spie e spioni che indaga dove altri non possono e
intervengono dove istituzionalmente non si può intervenire.
"Intelligence" è un istituto
(non una istituzione) dello Stato, che supporta il processo decisionale della
politica, con l'apporto di analisti ed esperti in grado di individuare scenari,
prevederne gli impatti, individuare i rischi, evitare che diventino minacce.
Sono passati 23 anni, almeno, da quando
David Steele (Intelligence, Rubettino, Soveria Mannelli, 1999) ci ha insegnato
che i segreti, nella società della comunicazione non ci sono più, e che il 90%
delle informazioni derivano da fonti aperte che bisogna saper decodificare.
Ciononostante, nel dibattito politico si parla ancora di "Servizi
Segreti".
Forse aveva ragione Niklas Luhmann,
secondo cui i sistemi si differenziano in modo autoreferenziale l'uno
dall'altro (i politici parlano di politica con politici, i medici parlano di
medicina con medici...), con linguaggi propri, spesso specializzati. In questo
modo si rendono incomunicabili l'uno rispetto all'altro. E questa è la più
grande minaccia per la democrazia.
Sta di fatto che la politica italiana si
è resa impermeabile ad ogni conoscenza alternativa, come i giocatori di serie
A, che nascono dai vivai di serie A. Nessuno viene più da categorie inferiori.
Tutti vengono cooptazione. Perquisito hanno bisogno di tecnici per risolvere le
crisi, perché non ne hanno più dentro di loro, non hanno più intellettuali
dentro i partiti. La politica italiana si è immunizzata da ogni altra forma di
conoscenza. Sanno solo ciò che vivono. Il resto è superfluo. E, trascurando
totalmente gli enormi impegni dell'intelligenza italiana, ignorano la
differenza tra "Servizi Segreti" e "Intelligence". E
parlano, parlano, parlano... tra loro, sempre gli stessi, su tutto.
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