POST-PENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 81) Il disprezzo morale individuale per l'etica della convenienza.
16 febbario 2022, ore 5.41
Pare che Salvini e Meloni abbiano dichiarato che non faranno vaccinare i propri figli, evidentemente minorenni. E qualche genio della comunicazione nostrana, che straparla senza giustificazione, è andato sulle TV generaliste in prima serata a sostenere che con i figli loro fanno come vogliono.
Ehhh no. Proprio no.
Intanto i figli non sono loro, perché
gli esseri umani non sono oggetti (ma soggetti) e non sono proprietà di
nessuno. Sulla tutela della vita di un altro, sebbene tuo figlio minorenne, lo
Stato dovrebbe intervenire e la magistratura imporre politiche di salvaguardia
della salute e non della parentela: dato che con la vita di un altro nessuno
può fare come vuole. È un crimine solo affermarlo.
Ma perché Salvini e Meloni si lanciano
in queste improvvide dichiarazioni?
Perché ormai elettorati omogenei non
esistono più, sono tutte minoranze frammentate e vince la campagna elettorale
chi ne riesce ad assemblare, bene o male, la maggiore quantità. Esistono un
certo numero di italiani "no-vax" e loro offrono a questi rimasugli
della stupidità uno spazio politico di rappresentanza con dichiarazioni ammiccanti.
Non so se sarà utile e conveniente.
Resta il disprezzo morale personale per
chi utilizza la salute dei figli per ottenere un vantaggio, qualsiasi, in
questo caso elettorale.
Chi si comporta così trasforma i figli
in strumento per la propagazione di un'etica della convenienza.
Perché non hanno rischiato la loro vita
e si sono, invece, abbondantemente vaccinati?
Questa vigliaccheria è ricorrente nella
storia e nella mitologia. In tanti lo hanno fatto: da Agamennone che ha sgozzato
la figlia primigenea Ifigenia per la sua buona fortuna, ad Abramo che avrebbe
tranquillamente sacrificato come una pecora suo figlio Isacco ad una
allucinazione di Dio, fino a chi, oggi, arrischia la salute dei figli per
evitare un calcolabile insuccesso.
Gli esseri umani, tutti gli esseri
umani, non sono strumento di nessuno.
Mai.
Considerarli strumento, come quando
Mussolini dichiarò cinicamente che aveva bisogno di un certo numero di morti
per sedersi al tavolo della pace, è l'essenza filosofica di ogni fascismo, di
ogni teocrazia, di ogni tirannide e di ogni forma di totalitarismo.
E non è lontana da noi. Accade ogni
volta che vogliamo che i figli (o chiunque altro) facciano ciò che noi
desideriamo e non ciò che loro vorrebbero; ogni volta che pretendiamo che un
altro realizzi un nostro desiderio e non il suo (magari con noi).
È accaduto spesso nella storia e accade
quasi sempre nella società maleducata.
Sono passati secoli, ma il disprezzo
personale, individuale, per costoro è sempre lo stesso.
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