POST-PENSIERO 147 - INTELLIGENZA ARTIFICIOSA



Secondo Luciano Floridi, "Una maggiore potenza di calcolo e una maggiore quantità di dati hanno reso possibile il passaggio dalla logica alla statistica. Le reti neurali che erano interessanti da un punto di vista teorico [...] sono diventati strumenti ordinari nell'ambito dell'apprendimento automatico. La vecchia IA era per lo più simbolica e poteva essere interpretata come una branca della logica matematica, ma la nuova IA è principalmente connessionista e potrebbe essere interpretata come una branca della statistica. Il principale cavallo di battaglia dell'IA non è più la deduzione logica ma l'inferenza è la correlazione statistica." ( FLORIDI L., Etica dell'Intelligenza Artificiale, Raffaello Cortina Editore, Milano 2022, 25).
Ora, siamo sicuri che: apprendimento automatico, connessione, inferenza e perfino correlazione siano "una branca della statistica"?
Forse no.
Certamente non siamo più soltanto nella logica matematica, e non più nemmeno soltanto nella logica computazionale. Oggi siamo anche, se non principalmente, nella logica quantistica e questo è, come diceva Max Maud, "il fatto sociale totale" della nostra epoca e non la tecnologia. Se questo è corretto, come ovviamente credo, tutto, anche l'IA, deve essere considerata, non una semplice azione (Floridi, cit.), ma una relazione (Arendt H., "la politica nasce nell'infra e si afferma come relazione").
Riflettiamo.

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