POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 48) Prendo soltanto Latina
19 ottobre 2021, ore 8.33
A Latina non ha vinto il centrosinistra, visto che Coletta governerà in cohabitation, cioè con un Consiglio Comunale a maggioranza di destra.
A Latina ha vinto Coletta.
Anzi, ha perso Zaccheo.
Giustamente e meritatamente.
Zaccheo è stato l'artefice del progetto
"Città di fondazione" che ha arretrato la città a una visione di se
stessa ideologica, falsa e totalmente avvilente. Una città concentrata nel
ricordo di ciò che non c'è mai stato e che non ha alcuna prospettiva di futuro
se non la retorica dei nostalgici.
I cittadini elettori di Latina hanno
bocciato l'artefice di una noia mortale e di uno sfregio politico e culturale
della città, a cui troppo spesso hanno dato sponda e megafono menti distratte e
accondiscendenti di sinistra.
Le "Città di fondazione" sono
un orrore storico di chi ha costretto il nostro territorio, in epoca di
industrializzazione globale, alla bonifica e alla coltivazione dei campi, dove
sono stati allocati e indotti una serie di sradicati: gli esclusi dal nuovo
sviluppo del nord.
Le "città di fondazione" sono
state il deposito della manodopera in eccedenza, disfunzionale alle economie
delle regioni destinate alla crescita.
E Zaccheo, con i suoi moltiplicatori
comunicativi, ne ha fatto un mito.
È stato giustamente punito. Perché
Latina è invece la capitale del Distretto della Modernità più grande del mondo,
che si affaccia sul mediterraneo e che, da Roma Eur a Pontinia,raccoglie un
cospicuo numero di città costruite o ricostruite dopo il 1930. Latina è
capitale del moderno che ha sconfitto la palude, un distretto dell'accoglienza
fatto di uomini nuovi, non memoria della bonifica che chiude la propria
autorappresentazione in una palude cognitiva maleodorante e soffocante.
Sarà in grado Coletta di cogliere questa
transizione e fare di Latina la capitale del Distretto della Modernità?

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