POSTPENSIERO - La filosofia politica dei social - PARTE PRIMA - 45) Una socialdemocrazia planetaria nel XXI secolo
17 ottobre 2021, ore 8.54
Scrive Parag Khanna nel suo ultimo libro (Il movimento nel mondo, Fazio Editore, 2021, p.26): "Abbiamo paesi ricchi in Nordamerica e in Europa con 300 milioni e passa di anziani e infrastrutture cadenti, a fronte di circa due miliardi di giovani che se ne stanno con le mani in mano in America Latina, Medio Oriente e Asia, potenzialmente preziosi per occuparsi degli anziani e mantenere efficienti i servizi pubblici. Abbiamo una infinità di ettari di terreno arabile nelle spopolate pianure del Canada e della Russia, con milioni di Agricoltori impoveriti in Africa costretti a lasciare le loro terre a causa della siccità. Ci sono paesi con sistemi politici eccellenti e pochi cittadini, come la Finlandia e la Nuova Zelanda, ma anche centinaia di milioni di persone che soffrono sotto regimi dispotico o vivono in squallidi campi profughi."
Che cosa ci insegna tutto questo?
1 - che dove c'è stata la socialdemocrazia, come più significativa esperienza democratica della storia umana, si vive meglio e chi non l'ha avuta soffre notevolmente di più.
2 - che l'impegno per il XXI secolo è una socialdemocrazia planetaria, possibile con l'avvento di Piattaforme Continentali di Nazionalità e politiche di governance finalizzate alla riduzione delle diseguaglianze e della ingiustizia sociale, politica ed economica.
Senza questo il mondo esploderà o imploderà.
In Italia non si capisce perché abbiamo subito nei penultimi 50 anni una mentalizzazione cattolica e comunista che ha occultato le innovazioni storiche. Questa mentalizzazione è stata la vera omologazione cognitiva, il vero biototalitarismo cerebrale, che porta oggi gli stessi artefici dell'aggressione anti socialdemocratica ad essere aggressori no-tutto della scienza e della conoscenza, con la solita dietrologia funzionale a far immaginare, con opportune verità, ciò che nella oggettiva realtà non c'è.
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