UNA PRIMA VALUTAZIONE ELETTORALE



Che cosa ci insegna l'analisi comparata delle elezioni in due diverse regioni con esiti altrettanto diversi?

C'è una ragione comune, oltre la retorica e noiosa litania delle considerazioni autogiusticative di fideismo politico.

Nessuno prende voti allo schieramento alternativo. 
Se vince la destra, è perché gli elettori di sinistra non vanno a votare. 
O viceversa.
Quando vince la sinistra è perché gli elettori di destra non sono andati a votare. 
In Italia, il voto di appartenenza è ancora molto forte. 

Se facciamo una analisi comparata sugli schieramenti e gli astenuti nella Regione Calabria e in Emilia Romagna, il dato è di una lampante evidenza. 
La lega cannibalizza i voti del Centro Destra e il PD quelli del Centro Sinistra. 
A Destra, quando cresce Forza Italia (direttamente o indirettamente tramite liste parallele) la Lega viene ricondotta al suo storico 11%, come in Calabria. Quando la lega prende il 32%, Forza Italia viene ricondotta al suo innaturale 3%. se aggiungo i voti di Fratelli d'Italia, sempre al 45% siamo (che non è la maggioranza del popolo italiano). 
A Sinistra è uguale. Esiste soltanto il PD. Altri partiti praticamente non ci sono. Se gli elettorati vanno a votare emergono liste civiche varie che, sommate di volta in volta, sempre al 45% portano (che non è la maggioranza del popolo italiano). 

Della sinistra si può aggiungere che, in un certo senso, è più fragile. Proprio perché arriva al suo 45% con la partecipazione a liste civiche e non con altri partiti consolidati, basta una piccola disaffezione politica per perdere una regione. La caduta elettorale è più rapida perché non solidificata da altri partiti che facciano drenaggio politico. Forse il PD dovrebbe auspicare che "Italia Viva", da una parte, e "EU o +Europa o insieme", dall'altra, superassero presto lo sbarramento del 5% per concorrere con schieramenti omogenei di drenaggio elettorale. Altrimenti, tutta la responsabilità di affezione o meno, cioè di fidelizzazione politica, dell'elettorato di sinistra ricade interamente sul PD. La sua minima caduta d'immagine, direi fisiologica, si riverbera violentemente in disaffezione elettorale e sconfitta politica. Per questo motivo, i partiti del Centro Destro soffrono meno l'immagine del proprio ceto politico di quanto la soffra invece il PD e il Centro Sinistra. D'altronde le sardine possono essere utili, in questa versione, una volta. O cambiano versione o già alla seconda saranno meno efficienti.

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