POSTPENSIERO 156 - NOI: IL CAMBIAMENTO
SUI CAMBIAMENTI CROMATICI Vincent van Gogh, Strada di campagna in Provenza di notte 1890; olio su tela, 93,4 x 72 cm; Otterlo, Kröller-Müller Museum) Philip Ball, chimico e fisico, divulgatore scientifico e redattore della rivista «Nature», in un libro di 4 anni fa sul futuro prossimo venturo, afferma che « la nostra relazione con la morte e il morire sarà, in un modo o nell’altro, un elemento che guiderà il cambiamento sociale ». Che cosa significa? e, più di tutto, perché? Credo che questa affermazione apodittica possa essere ricondotta a tre argomentazioni prevalenti: 1 – la prima, come si legge agli esordi del testo, riguarda la nostra coscienza fenomenologica: « Il mondo cambia perché cambiamo noi ». In genere, invece, si pensa perfettamente il contrario: noi cambiamo perché il mondo cambia e una vasta litania ricorrente ci induce a cambiare per essere pi