LO SPECCHIO DI MEDUSA - Introduzione
Nella “ Storia universale dell’infamia ”, Jorge, Fancisco, Isidoro, Luis, Borges, “ autore e autodidatta ”, il cui padre “ fu professore di psicologia ”, nato a Buenos Aires il 24 agosto del 1899, restituisce un magnifico racconto di R. F. Burton, tratto da The Lake Regions of Equatorial Africa. La narrazione è magnifica per la miriade di significati che produce ogni volta che l’unico simbolismo della sola storia viene narrato. Sintetizzo il racconto così: “ il tiranno Yaqub il Dolente morì mentre vedeva se stesso che moriva, ucciso da Lui con una alchimia fatta di benzoino e semi di coriandolo in uno specchio di inchiostro ”. Lo specchio mostra all’assassino se stesso assassinato. Lo specchio ci riflette: “ il cristallo ci spia. Se tra le quattro / pareti della stanza v’è uno specchio, / non sono, solo. C’è un altro: il riflesso / che innalza all’alba un segreto teatro. ” [1] ...