UNO SBOCCO POLITICO C'E' SEMPRE. PURTROPPO!




Sembra a tutti (ed anche a me) che Renzi, costantemente e pervicacemente, abbia condotto l’Italia - con un governo (se non imposto) indotto, con un referendum rifiutato, con una legge elettorale bocciata e un imposta, con il rifiuto dell’offesa e con il livore della tacita vendetta - in una situazione senza sbocco politico. Sembra. Nella realtà, invece, in politica uno sbocco, per quanto preoccupante, c’è sempre. Purtroppo.
La fine, banale, era evidente già dall’inizio, quando Veltroni giudicava come un comportamento di sana cattiveria quello che invece era il tentativo di una malsana autocrazia. Non lo ha visto solo chi non lo ha voluto vedere. Ma chi non lo ha voluto vedere è più responsabile di chi lo ha prodotto. I silenti, gli acquiescenti, addirittura i conniventi sono i veri responsabili di un atteggiamento bullistico per il quale, se non vinco io è meglio che perdano tutti.
In ogni caso ciascuno è artefice del suo destino. Faccia dunque il PD ciò che crede di se stesso. A noi cittadini elettori spetta di capire come si esce dalla restaurazione incastrata in cui ci ha portato l’astuto “rosatellum”.
A questo punto credo che il popolo italiano si trovi di fronte a 3 soluzioni possibili:
1.      o a un governo composto da Centro-destra, con premier gradito a Renzi e Berlusconi, e l’appoggio esterno del PD (o di una parte di esso, con la speranza che stavolta abbiano fatto bene i conti);
2.      o il loop delle infinite elezioni senza soluzione, con la dissoluzione del PD e la costituzione del partito monocratico di Renzi (una specie di Forza Italia di sinistra);
3.      o lasciare il governo Gentiloni per la normale amministrazione ed aprire una fase costituente che dia uno scheletro istituzionale all’Italia e la liberi dal dominio isterico dei partiti politici e dalla velenosa schizofrenia dei suoi capi.

Fin da prima del voto avevamo previsto che il governo Gentiloni sarebbe rimasto al potere ancora per molto. Non solo perché in Italia niente è più definitivo del provvisorio, ma perché era oggettivamente nelle cose e negli incastri. Ora mi sembra, sebbene la meno rispettosa delle indicazioni elettorali tra le soluzioni possibili, almeno la più accettabile.

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