DOPO VOTO: CHE FARE?



Potrei dire: "Cronaca di una sconfitta annunciata" e rendere tutti gli insulti spavaldi ricevuti prima del voto.

Non sono animato da spirito di vendetta. Gradirei che le stesse persone non venissero ora a dare consigli.

Resta il fatto che, per meri interessi di bottega, ora siamo in piena restaurazione di prima repubblica. La responsabilità è di coloro che consideravano questo meccanismo elettorale "un compromesso accettabile" invece che "un inganno incomprensibile". Ora il suo stolto artefice: se si allea con il centro destra non a guida Salvini, perde definitivamente il 9% del suo elettorato trasmigrante; se si allea con M5S si sente subalterno a Di Maio; se torna al voto scompare.

Che fare?

Intanto cercare le ragioni, non le giustificazioni o le opinioni dell'elettorato ridotto ai minimi termini. Ma con l'elettorato. Non contro di esso. La riflessione è anche un momento di riappropriazione dei valori.

Poi si sosterrà il governo programmaticamente più vicino alla propria politica.

Ma ora la sinistra riapra, tra la gente e oltre se stessa, un confronto che la riconnetta con i cittadini italiani.

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